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Aumento vendite!
L'anno 2006/2007 è stato caratterizzato da un inverno dolce e un mese di aprile molto soleggiato, due fattori favorevoli al consumo di birra, rileva l'ASB. Ma le speranze dei birrai si sono realizzate solo in parte, si lamenta l'associazione di categoria. La pressione dei costi sui margini dei produttori nazionali si è sensibilmente rafforzata, deplora. L'ASB evoca in particolare l'aumento "enorme" dei costi di approvvigionamento di malto e luppolo, quello dei prezzi degli imballaggi e dell'elettricità, la tassa sul traffico pesante, i divieti pubblicitari e gli oneri salariali.
Anche senza tornei di calcio, grazie a un inverno dolce le vendite di birra in Svizzera sono aumentate del 2,5% nel 2006/2007 rispetto all'esercizio precedente, per raggiungere i 4,34 milioni di ettolitri. Il consumo per abitante è progredito di 0,7 litri per raggiungere i 57,1 litri.
A crescere è stata soprattutto la domanda di birre estere: la produzione indigena è aumentata dell'1,5% a 3,5 milioni di ettolitri, mentre le importazioni sono cresciute del 7,1% a 830'000 ettolitri, ha indicato oggi in una nota l'Associazione svizzera delle birrerie (ASB). Quasi una birra bevuta su cinque (19,1%, contro il 18,3% dell'esercizio precedente) era dunque una birra estera. Le esportazioni sono cresciute di 22'226 ettolitri ossia del 66,2%. Va tuttavia rilevato che queste rappresentano soltanto l'1,6% della produzione elvetica.
Una birra ''pulita''
L’unica cosa “light” delle birre doppio malto fermentate presso la New Belgium Brewing è l’impatto ambientale. Riducendo l’energia, l’acqua e i rifiuti coinvolti nella produzione della birra da premio Fat Tire Amber Ale e altre birre, la Fort Collins, birrificio del Colorado, sta dimostrando che un gran gusto e una coscienza pulita sono entrambi utili per i buoni affari. Dal luppolo alla birra, ogni stadio del processo di fermentazione è stato progettato per la massima efficienza: nel fermentatoio il calore è prodotto tramite i flussi di vapore che preriscaldano dell’acqua entrante; i sensori di temperatura aprono automaticamente le finestre per raffreddare la struttura, il gas metano che è prodotto dal sistema di trattamento delle acque di scarico viene canalizzato ad un generatore che produce abbastanza elettricità per coprire il 10% del fabbisogno del birrifico.
La New Belgium acquista il rimanente della corrente -come afferma una rivista scientifica americana -
da aziende di energia eolica e bilancia parzialmente le sue emissioni di CO2 comprando quelli che in Italia si chiamano Certificati Verdi; i tecnici addetti stanno inoltre studiando un metodo per utilizzare l’anidride carbonica tramite bioreattori alimentati ad alghe per produrre biodiesel, tenendo ancora l’eccedente per il processo di produzione di metano.
Buone notizie...
per le donne ...
Secondo una ricerca del St Thomas' Hospital di Londra, una pinta di birra al giorno potrebbe essere salutare per le ossa, dunque di aiuto nella prevenzione dall'osteoporosi futura.
Lo studio ha valutato le variazioni del nutrimento apportato alle ossa facendo bere a persone sane dai 18 ai 50 anni birre con diverse gradazioni alcoliche. Su un periodo di sei ore, è stato rilevato che l'etanolo contenuto nella birra è riuscito ad inibire l'azione nel corpo di ormoni noti per causare l'indebolimento graduale delle ossa, che può condurre nel corso della vita all'osteoporosi.
I risultati mostrano che gli effetti benefici del consumo di etanolo sulla prevenzione dall'indebolimento della massa ossea sono confrontabili con quelli del calcio. Commentando i risultati, il professor Jonathan Powell, a capo della ricerca ha dichiarato: "tutti sanno infatti che il calcio inibisce il meccanismo di perdita di massa ossea ma noi abbiamo scoperto che l'etanolo contenuto nella birra ha lo stesso effetto, se non migliore". "La moderazione, naturalmente, è la chiave del successo", ha aggiunto Powell, "dato che sappiamo che il consumo elevato di birra non manca di effetti collaterali".
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